Premio Gorky: Nuove sinergie letterarie tra Mosca e la suggestiva isola di Capri

L’Associazione di promozione sociale Premio Gorky, già nota per l’omonimo concorso letterario internazionale intitolato allo scrittore russo Maksim Gor’kij (la location del premio si alterna ogni anno tra Capri e Mosca), nato nel  2008  al fine di potenziare i rapporti tra Italia e Russia nell’ambito della letteratura e della traduzione, lancia una nuova iniziativa culturale.

I due presidenti Antonio Crispino e Svetlana Cernomyrdina in collaborazione con la Città di Capri e l’Assessorato alla Cultura e Turismo, presieduto da Marino Lembo, hanno dato il via il 1 ottobre  al progetto “Nuove Fiabe italiane”.

In occasione di questa iniziativa dieci tra i più noti romanzieri russi sbarcheranno sull’isola Azzurra come “inviati speciali” nel corso dei mesi invernali e resteranno fino alla cerimonia di premiazione che come di consueto avrà luogo nel mese di maggio, per scrivere racconti e testi sull’esperienza caprese, che saranno poi raccolti in una pubblicazione che uscirà nel 2012.

In questi giorni il primo importante arrivo sull’isola di Capri: il drammaturgo, sceneggiatore e pittore russo Vladimir Sorokin, vincitore della seconda edizione del premio, svoltosi a Mosca nel 2010, con il romanzo ”Ghiaccio” (Einaudi, 2005).  Grande attesa per un altro illustre ospite, l’autore e critico letterario Viktor Erofeev, divenuto celebre in Russia per la lettera aperta a Putin contro le persecuzioni subite dagli scrittori russi e portato al successo da «La bella di Mosca» nel ’90, dopo anni di censura da parte del regime sovietico.

Nell’edizione 2011 del premio Gorky, proprio il romanziere moscovita in qualità di Presidente della giuria russa, ha incoronato lo scrittore Niccolò Ammaniti.

Il progetto si propone di ricreare attraverso queste celebrazioni, un collegamento con il passato, la stessa attenzione nei confronti di Capri, con la stessa cordialità ed entusiasmo con le quali il più grande autore russo degli inizi del ‘900, Maksim Gor’kij, soleva invitare nella breve parentesi del suo esilio caprese, ospiti, amici, politici, intellettuali, provenienti dalla Russia, dalla Germania, dalla Francia, a godere dello splendore e delle bellezze dell’isola che lo aveva incantato.

 

Roberta Brogna