Presentazione ad Antignano di “Storie di Napoli”: una raccolta di storie, luoghi, miti e sapori di Napoli

Raccontare Napoli attraverso foto, disegni e storie inedite. E’ questa la missione di un gruppo di ventenni innamorati di Napoli che da oramai un anno attraverso il loro sito www.storiedinapoli.eu e la pagina Facebook raccontano di miti, magie, luoghi, odori e sapori della città raccogliendo migliaia di fans. Ore passate in biblioteca a compiere ricerche, giornate spese per inseguire storie tra i vicoli della Sanità, nei palazzi storici di Chiaia, nelle Chiese più nascoste ed abbandonate.

Dal Tempio della Scorzata al fiume Sebeto. Dalla Chiesa di S.Maria del Parto a Vico Limoncello e Purgatorio ed Arco. Dalla leggenda di Masaniello alle imprese di Sofia Blanchard. Dalle scoperte del medico Semmola all’ideatore del diritto internazionale privato Nicola Rocco. Dal fondatore della Croce Rossa Palasciano all’ideatore del Corpo dei Pompieri Del Giudice e alla matematica Mary Somerville.Tutto rigorosamente ambientato a Napoli.

I ragazzi si definiscono cantastorie, piccoli novellieri con il sogno di raccontare, con i mezzi moderni, le storie che cent’anni fa scrivevano Ferdinando Russo e Salvatore Di Giacomo. Un gruppo di “Indiana Jones dei vicarielli” con l’obiettivo di far svegliare nei ragazzi l’amore per le proprie radici.
Ed ora dal web alla carta. Un percorso inedito, una scommessa in parte già vinta, che li porterà lunedì 21 alle ore 16.30 nel borgo di Antignano, con il patrocinio della V Municipalità del Comune di Napoli a presentare il loro primo libro “Storie di Napoli” edito dalla no profitSpazio Cultura Italia con la prefazione del presidente Mimì de Maio.

Copertina del libro Storie di Napoli

Spazio Cultura Italia ha voluto fortemente investire sui ragazzi – ha scritto Mimì de MaioQuello di Storie di Napoli è un messaggio sano che parte dal basso per contaminare altre parti della società. Una sfida di cittadinanza: approfondire e raccontare le storie della nostra città per conoscerla, amarla e tutelarla. Ognuno di noi può fare tanto, concretamente, partendo però proprio dalla bellezza“.

Un progetto nato da un’idea di Federico Quagliuolo, come spesso capita,per puro caso, grazie all’incontro con il mito di Colapesce, divenuto il simbolo e logo di “Storie di Napoli“, e che intende promuovere la cultura tra le giovani generazioni.Un messaggio ai propri coetanei.
Un tempo Napoli era la seconda città d’Europa per arti, splendore e grandezzascrive Federico sul sitopurtroppo oggi molti primati, molte storie, molti personaggi che ci hanno reso tanto vengono trascurati e dimenticati“.

Innamorati di Napoli” è il loro grido e allo stesso tempo la loro sfida. Il loro stato d’animo ma anche l’imperativo rivolto a tutti noi.

Ester Veneruso