Intervista esclusiva ad Antonella Ciaramella, candidato PD al consiglio regionale: “La mia priorità sarà investire bene i fondi UE: la buona spesa va di pari passo con la buona amministrazione”

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E’ tempo di campagna elettorale, e già domani si vota. Domattina alle 7 le scuole si trasformano, così come le carrozze in zucca, in seggi elettorali. Rappresentanti di lista, candidati, scrutatori, presidenti e segretari e custodi, si presenteranno in questa giornata pienissima per cercare di cogliere il miglior risultato possibile. Così come i candidati sperano di riuscire ad ottenere un buon punteggio, così gli scrutatori spereranno di non subire troppo le angherie di qualche rappresentante di lista troppo solerte, o forse attaccabrighe.

Anche Antonella Ciaramella, già parte del Ministero dello Sviluppo Economico, domani girerà in giro per seggi elettorali. E noi di NN24 le abbiamo rubato qualche minuto per un’intervista:

Perché Caldoro non ha speso i fondi europei?
La capacità di spesa della regione Campania è stata sempre bassissima e Caldoro non ha fatto eccezione, anzi! Questo perché la capacità di spesa va di pari passo con la buona amministrazione e la capacità di programmare e progettare. Cose che evidentemente non sono state caratteristiche della legislatura Caldoro: se si resta immobili l’unica cosa che si ottiene è salvare la faccia ma i soldi poi bisogna restituirli e i problemi della gente rimangono!

Al posto di tagliare sanità e trasporti, avrebbe potuto risanare il bilancio in altro modo?
C’è sempre un altro modo rispetto ai tagli indiscriminati e si chiama razionalizzazione della spesa, controllo degli sprechi e lotta alla corruzione. Basti pensare che su 92 laboratori di analisi cliniche circa 4-5 consumano metà del tetto di spesa…

Perché non ha potuto proporre progetti nella Sua terra, a differenza di quanti ne ha proposti nelle altre regioni?
Io lavoro al ministero dello sviluppo economico e siamo interlocutori di aziende, enti locali e cittadini singoli o associati che propongono progetti di sviluppo sociale e/o imprenditoriale. Perché non in Campania? Perché questi soggetti, in Campania, rinunciano di interloquire con la regione ancora prima di cominciare e coloro che invece ci hanno provato, hanno un’attesa media di pagamento di circa tre anni! Follia!

Se dovesse essere eletta, qual è il primo impegno su cui profonderà le sue energie?
In caso di elezione il mio impegno principale sarà per lo sviluppo e il lavoro anche attraverso un efficiente utilizzo dei fondi UE ma come priorità e parallelamente a questo lavoro complesso credo si debba rispondere immediatamente con interventi di welfare e politiche sociali per i più deboli.

La campagna elettorale si sta per concludere: quali somme tirerà al termine di essa? E’ soddisfatta degli incontri fatti?
Ho girato in lungo e in largo la provincia di Napoli e la città . Anzi, l’area Metropolitana. E l’idea che mi sono fatta è che siamo migliori di quello che appare, che tante persone perbene e forti resistono ancora e ancora hanno voglia di non mollare. E’ per queste persone che mi candido. La Campania può essere ancora Felix, perché se non è ancora crollata sotto il peso dei suoi enormi problemi, è perché si regge sui tanti, invisibili grandi piccoli uomini che mantengono in vita. Io sarò per loro, e con loro.

Michele Bellame
Napolinews24