Milano – Alla Fiera Host 2025, uno degli appuntamenti più prestigiosi del settore, Antonio Tamburrino ha portato in alto i colori di Napoli e della Campania. È arrivato secondo al Gran Premio della Caffetteria Italiana, distinguendosi tra oltre quaranta partecipanti provenienti da tutta Italia.
Un traguardo costruito con passione, studio e dedizione. “Su più di 40 ragazzi che hanno fatto le selezioni, solo 16 sono arrivati alle semifinali e abbiamo gareggiato il 17 ottobre. Solo 8 di noi hanno avuto accesso alla finale, tra cui io”, racconta Tamburrino con orgoglio.
Le semifinali sono state il primo banco di prova importante: “Ho portato con me la mia terra, raccontando Parthenope. Ho miscelato il caffè con un liquore al latte di bufala e altri prodotti campani come lo Strega. Ho voluto far assaporare Napoli in una tazzina”.
Ma è nella finale del 18 ottobre che Antonio ha messo tutto sé stesso. Davanti a una platea di oltre 150 persone, tra giudici e spettatori internazionali, ha presentato un viaggio sensoriale ispirato alle sue esperienze di vita e di lavoro: “Ho portato un caffè proveniente dall’Indonesia e il mio signature drink, il Negroni del sopravvissuto. Ho raccontato me stesso, le mie esperienze, la mia terra e quello che vivo ogni giorno”.
Un racconto fatto non solo di gusto, ma di emozioni. “I giudici mi hanno detto ‘ci hai ipnotizzato’”, confida sorridendo. E in effetti, il suo stile – elegante, preciso, appassionato – ha lasciato il segno in una competizione che seleziona i migliori baristi d’Italia.
Tamburrino è stato il primo napoletano in dieci anni a salire sul podio, e il primo a rappresentare la sua città in una competizione importante per la Caffetteria Italiana. “Sono rammaricato solo per un piccolo errore: ho fatto un fiore in più su uno dei cappuccini, ma so che tutti ricorderanno la mia prestazione, fatta di eleganza, professionalità e passione. Antonio chiude con una dedica speciale, alla compagna e a suo figlio Pietro, primo premio della sua vita”.
Dopo Milano, il suo nome circola ormai tra gli addetti ai lavori come esempio di talento e autenticità. Perché Antonio Tamburrino non ha solo preparato un caffè: ha raccontato Napoli, la Campania e la forza di chi sogna in grande, partendo dal profumo di una tazzina.