RENDE – Si accendono i riflettori sulla 60^ edizione del Settembre Rendese, il festival più longevo della Calabria, punto di riferimento culturale e artistico dell’intera regione. Le date ufficiali della manifestazione sono state fissate dal 17 al 27 settembre 2025, con una programmazione che si preannuncia ricca e articolata, nel segno della cultura, della musica e della valorizzazione del territorio.
Un traguardo importante per la kermesse che da sei decenni accompagna la fine dell’estate calabrese, coinvolgendo tutta la città di Rende – dalle contrade al Borgo Antico, fino al cuore pulsante del centro urbano – in un percorso itinerante tra arte, spettacolo, incontri e tradizione.
L’amministrazione comunale, guidata dal Sindaco Sandro Principe e dal Vice Sindaco Fabio Liparoti, insieme all’intera macchina organizzativa del Comune e al direttore artistico Alfredo De Luca, è già al lavoro per definire gli ultimi dettagli di un cartellone che si prospetta ambizioso e trasversale.
Il Settembre Rendese 2025 offrirà un ampio ventaglio di appuntamenti: mostre, panel tematici, presentazioni di libri, teatro, incontri con personalità del mondo della cultura e naturalmente tanta musica dal vivo. Quest’anno una novità sarà sicuramente lo spazio destinato all’ opera lirica, tassello di un progetto più ampio che farà di Rende un centro unico nel Mezzogiorno. Ad aprire ufficialmente il festival sarà, il 17 settembre, l’atteso “concertone” di Via Rossini, evento che tradizionalmente richiama migliaia di spettatori da tutta la regione.
In occasione del sessantesimo anniversario, non mancheranno momenti dedicati alla memoria storica del festival. Particolare attenzione sarà rivolta all’edizione inaugurale, che vide come protagonista Domenico Modugno: l’organizzazione ha già annunciato la possibilità di un panel o di uno spettacolo speciale che renderà omaggio a quella storica esibizione, pietra miliare nella storia della manifestazione.
Il Settembre Rendese si conferma così non solo evento simbolo della città di Arintha, ma anche uno degli appuntamenti culturali più rappresentativi del Sud Italia. Una celebrazione che, da 60 anni, unisce comunità, cultura e partecipazione, rendendo Rende capitale regionale della cultura di fine estate.