Maxi-sequestro di mascherine fuorilegge

Non stupisce, purtroppo, rendersi conto che in periodi tragici come quello che stiamo vivendo le truffe siano all’ordine del giorno. Mentre il mondo intero vive la costante paura del Covid-19 c’è chi approfitta dell’emergenza sanitaria per arricchirsi sulla pelle altrui. E sebbene qualche disonesto lo definirebbe “fiuto per gli affari” – data la costante richiesta di mascherine e disinfettanti – la definizione giusta è “lucrare su una disgrazia”.
Pochi giorni fa il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha sequestrato oltre 139mila mascherine sprovviste del marchio CE “spacciate” per chirurgiche e KN95, anche con filtro, pronte per essere messe in vendita. Tutti prodotti privi di documentazione attestante le caratteristiche protettive e delle autorizzazioni e certificazioni per l’importazione.
Ben ottomila di questi erano destinati a bambini, un dato che rattrista molto. Posti sotto sequestro anche 200 pseudo visiere protettive e 15 tra termometri e pistole termoscanne ad infrarossi, sprovvisti di certificazione di conformità e normativa europea di settore. La vendita dei prodotti, al dettaglio, avrebbe potuto fruttare ai venditori circa 120.000 euro.
Chiara Iannello