Mixomi atriali: scoperta l’origine dei tumori del cuore grazie alla Collaborazione tra Università del Sud

E’ stata scoperta grazie alla collaborazione tra il gruppo di ricerca del Dr. Michele Torella della Cardiochirurgia diretta dalla Prof.ssa Marisa De Feo dell’Università della Campania “L. Vanvitelli” con il team della Cardiologia del Prof. Daniele Torella, Ordinario di Cardiologia dell’Università Magna Graecia di Catanzaro, l’origine dei tumori del cuore attraverso l’individuazione delle cellule staminali responsabili del mixoma atriale. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista ‘European Heart Journal’(https://doi.org/10.1093/eurheartj/ehaa156), ad oggi la più prestigiosa al mondo per impatto scientifico in ambito cardiovascolare (con un IF=25 la prima delle 136 riviste “Cardiac & Cardiovascular Systems”).

I tumori primitivi del cuore sono patologie molto rare. Tra questi, la stragrande maggioranza è rappresentata dai mixomi cardiaci. Il mixoma atriale è tipicamente considerato una neoplasia benigna in senso convenzionale, per il suo basso grado di invasività locale e l’assenza di metastasi. Tuttavia, la designazione oncologica di benignità sottostima il rischio clinico che questo tumore cardiaco comporta per il paziente. Infatti, in virtù della loro posizione anatomica, i mixomi atriali possono produrre diversi quadri clinici, tra i quali rientrano lo scompenso cardiaco per disfunzione valvolare acuta e l’embolizzazione distale a carico del cervello o di altri organi. La diagnosi precoce e l’escissione totale mediante intervento di cardiochirurgia sono perciò fondamentali nel trattamento del mixoma. Tali tumori benigni continuano a generare interesse non solo in conseguenza della loro presentazione clinica potenzialmente pericolosa ma, soprattutto, per la loro origine, rimasta a lungo sconosciuta. Nel lavoro, i ricercatori dell’Università della Campania e della Magna Graecia hanno analizzato 26 mixomi umani, identificando e isolando delle cellule con caratteristiche di vere cellule staminali tumorali capaci di riformare il mixoma cardiaco. Lo studio, cui è dedicato anche un’Editorial (https://doi.org/10.1093/eurheartj/ehaa208), dimostra l’esistenza di una cellula staminale tumorale che dà origine al mixoma atriale. Tutto questosembra, pertanto, indicare i mixomi cardiaci come la prima malattia cardiaca umanacorrelata alle cellule staminali del cuore adulto.

Il lavoro ha visto la collaborazione anche della Prof.ssa Antonella De Angelis e del Prof. Liberato Berrino dell’Unicampania, del Prof. Alessandro Weisz dell’Università di Salerno e di scienziati internazionali quali il Professore Bernardo Nadal-Ginard di Boston (USA) e la Prof.ssa Georgina M. Ellison-Hughes del King’s College di Londra.

Una bella notizia di cui scrivere ai tempi dell’emergenza da COVID-19, che non impedisce di far luce sugli enormi sforzi profusi e i significativi successi che continuano ad essere conseguiti dall’Università della Campania e delle Università del Sud in generale, nella imprescindibile mission accademica medica di formazione, assistenza, ricerca e sviluppo. Con buona pace di Vittorio Feltri e accoliti.

MAURO DI MARO