A Palazzo San Teodoro la collezione 2019 di Bruno Caruso in una serata-evento dedicata all’interculturalità

Lunedì 12 novembre – Grande successo e più di 500 persone intervenute ieri alla presentazione di “Le Muse”, la Collezione 2019 dello stilista partenopeo Bruno Caruso, che ha avuto luogo a Napoli nei saloni di Palazzo San Teodoro, l’antica residenza gentilizia che conserva alla Riviera di Chiaia i sapori dell’eleganza, della classe e dello charme che la stessa collezione intende celebrare.

La serata evento è stata dedicata al tema dell’interculturalità e del “no al razzismo”.

Internazionali sono infatti i clienti di Bruno Caruso, stilista napoletano apprezzato in tutto il mondo e in particolare dalla clientela doc americana, araba e russa e del resto d’Europa, e che ha visto le proprie creazioni protagoniste alle più importanti fashion week mondiali, da Montecarlo a Parigi e da Londra a Dubai, fino alla già prevista prossima partecipazione a New York.

Così come internazionali sono le 30 modelle e i 10 modelli che hanno sfilato a Palazzo San Teodoro selezionati in un casting al quale hanno partecipato più di 200 persone.

La nuova collezione di Bruno Caruso “Le Muse” è liberamente ispirata alle nove divinità greche famose in tutto il mondo, una suggestione di stili e tessuti ricercati e sempre originali.

Così come le Muse della mitologia rappresentano l’ideale supremo dell’Arte, intesa come verità del “Tutto”, allo stesso modo la collezione abbraccia composizioni diverse e abiti per ogni evento importante e di alta classe.

“Le Muse” si rivolge a una donna elegante e sicura di sé, che desidera solo il meglio e che ama stare in pubblico. I sontuosi tessuti, unici e di una leggerezza straordinaria, sono lavorati e usati in maniera magistrale. Le sete e gli chiffon vengono sapientemente lavorati e cuciti all’organza laminata e al satin elasticizzato, che donano luminosità e maestosità.
Piume, paillettes e piccoli cristalli decorano ulteriormente queste vere e proprie opere d’arte da indossare, creando, con la loro luminosità, gli effetti scintillanti dei capi della collezione.

“Le Muse” è una collezione di spessore e qualità che resta però vicina alla donna moderna e di tutte le età, conservando la prerogativa del suo stilista, che si definisce un artigiano del lusso coniugando la manualità all’eleganza e conservando le origini sartoriali napoletane, scrigno di cultura, classe, eleganza ed artigianalità riconosciuta in tutto il mondo.

I modelli femminili e  i capi di alta sartoria maschile, ma anche gli accessori come scarpe, pochette, gioielli e spille, rendono la collezione un vero e proprio “spettacolo in scena”

La serata – spiega Bruno Caruso – è stata dedicata al tema dell’interculturalità perché la moda da una parte ‘non ha colore’, in quanto non fa differenze ed è mondiale per definizione, e dall’altra ha ‘tutti’ i colori, perché ciascuna cultura, tradizione e popolazione dei Paesi che ho visitato è diventata una ‘musa ispiratrice’ delle mie creazioni. Anche per questo sono doppiamente grato ai miei clienti, a quelli del Nord e del Sud Italia così come a quelli di Parigi, della Costa d’Avorio, di Dubai e di tutto il resto del mondo,”

Alla serata, che si è conclusa con una cena buffet, hanno partecipato, fra gli altri, il segretario del corpo consolare di Napoli Mariano Bruno, Elena Aceto di Capriglia e Camillo D’Antonio, Giovanni D’Antonio, Luisa Citarella, Maria Teresa Ferrari, Licia Antonini, Gino Serrao, Titti Petrucci, Eduardo Angeloni e altri esponenti del mondo della moda, dello spettacolo, dell’imprenditoria e delle professioni.

L’organizzazione dell’evento è stata gestita da Alessandro Gaglione, Cinzia D’Onofrio e Massimo Caruso. Partner tecnici: Event planner e allestimento coreografico a cura di Steve Di Maio; Foto: Emanuele Anastasio, Fiori: Vincenza Veronica Foniciello; Make up: Ortensia Tropeano; per Dama club di Italo Palmieri gli hair stylist Angelo Simonelli, Genny Gallaro, Antonio Scognamiglio, Sara Scia, Mario Capaldo, Michele Aurilia, Salvatore Cerrato e Maria Marra; Luci: Play Animation

Annalisa Romano