A 31 anni dalla sua morte, campagna di crowdfunding ”Un Murale per Giancarlo Siani”

A trentun anni dalla morte di Giancarlo Siani, l’Osservatorio sulla Creatività Urbana INWARD intende realizzare un murale che racconti, nel senso del ricordo, la vita del giovane giornalista pubblicista napoletano ucciso dalla camorra il 23 settembre 1985, qualche giorno dopo aver compiuto 26 anni. Il murale sarà realizzato sul muro antistante lo stabile in cui Giancarlo è nato e cresciuto, in via Vincenzo Romaniello, e a pochi metri dal quale il 23 settembre 1985 perse la vita, e sarà inaugurato il 23 settembre 2016.
L’iniziativa è nata dalla sinergia tra i componenti del gruppo Facebook “Un fiore per Giancarlo” ed i condomini che tuttora vivono nello stabile.

Per la realizzazione dell’opera è stata avviata in data 30 giugno 2016 una campagna di finanziamento collettivo sulla piattaforma di crowdfundig DeRev, affinché tutto il popolo napoletano e non solo possa parteciparvi.

Ad arricchire la città con una nuova opera di street art saranno gli Orticanoodles, pseudonimo del duo Wally e Alita. Per la loro prima opera in Campania, gli artisti hanno selezionato diversi scatti fotografici che ritraggono Giancarlo in alcuni dei momenti più significativi del suo impegno da cronista contro l’illegalità.

Gli artisti
Gli Orticanoodles sono veri maestri dello stencil. La loro esperienza artistica nasce tra le strade di Milano, prima con la poster art e poi, successivamente, con la tecnica dello stencil, raffinata nello stencil on stencil, dove i ritratti di leader famosi, personaggi iconici o artisti si sovrappongono alle parole per creare un rapporto continuo tra il soggetto e il messaggio.

Dal 2004, la creatività degli Orticanoodles si è propagata dal quartiere meneghino dell’Ortica in tutta Italia e anche all’estero. Attualmente, Wally e Alita sono tra i più noti esponenti della street art italiana in Europa, vantando numerose partecipazioni ad importanti eventi di rilievo internazionale ed esposizioni in molte gallerie private e musei.

Il Crowdfunding

La campagna è stata avviata in data 30 giugno 2016 sulla piattaforma DeRev, per raccogliere tutti i fondi necessari a coprire i costi. Chiunque potrà contribuire alla realizzazione dell’opera, effettuando una donazione su più livelli di sostegno. Tutte le donazioni, da €5 a €50, prevedono un compenso:

  • ·5 €: Il donatore sarà menzionato sui canali web e social di INWARD e riceverà una cartolina di ringraziamento con il logo rappresentativo dell’opera degli Orticanoodles
  • ·20 €: Il donatore riceverà una shopper con il logo rappresentativo dell’opera degli Orticanoodles (disponibile nei colori grigio e verde)
  • ·25 €: Il donatore riceverà una t-shirt con il logo rappresentativo dell’opera degli Orticanoodles (disponibile nei colori grigio e verde)
  • ·50 €: Il donatore riceverà uno stencil firmato dagli Orticanoodles, in due edizioni limitate da 50

Media partner dell’iniziativa sarà il quotidiano Il Mattino, che supporterà la campagna di raccolta fondi tramite il proprio sito web.

INWARD – Osservatorio sulla Creatività Urbana

INWARD è un osservatorio nazionale che svolge ricerca e sviluppo nell’ambito della creatività urbana, operando nei settori Pubblico, Privato, No Profit ed Internazionale con un proprio modello di valorizzazione. Dopo aver promosso la street art a Napoli, nella periferia est all’interno del Parco Merola di Ponticelli, oramai noto come “Parco dei Murales”, e con l’opera “Gennaro” a Forcella, realizzata da Jorit AGoch, curerà il progetto ”Un murale per Giancarlo Siani”, con il sostegno di Paolo Siani.

Quel muretto lo ha visto passare chi sa quante volte Giancarlo, e chissà quante pallonate avrà ricevuto dalle nostre lunghe partite a pallone. Quel muretto ha visto anche i suoi killer aspettarlo per alcune ore e lo ha visto accasciarsi sul volante della Mehari. Quel muretto sa tutto ed ha visto tutto. Ed ora, dopo trentun anni, Giancarlo, attraverso il lavoro di due artisti, torna lì dove era cresciuto e dove è stato barbaramente ucciso dalla ferocia camorrista. E torna lì per la volontà di tanti ragazzi degli anni ’80 che conoscevano bene Giancarlo e che quella maledetta sera erano in quel palazzo e hanno sentito quei colpi di pistola spegnere la vita di un loro amico. Quei colpi sono rimasti nella loro testa e una cicatrice c’è nel loro cuore, che questo murales vuole provare a sanare. A chi in quegli anni non c’era e non ha mai conosciuto Giancarlo e passerà davanti a quel muretto, il volto sorridente di Giancarlo servirà come monito per far capire quanto la camorra sia bastarda. Abbiamo scelto di realizzare l’opera con una sottoscrizione popolare: sarebbe stato il modo che forse lui avrebbe scelto. A noi è sembrato quello giusto. Per cui, se vi va, aiutateci a far tornare per sempre Giancarlo lì dove ha vissuto i suoi 26 anni” (Paolo Siani).

Per ulteriori info: Silvia Scardapane – INWARD Osservatorio sulla Creatività Urbana 340.0850308

Ester Veneruso