Non è più solo filosofia, dottrina, letteratura, storia, economia-finanza, sociologia, arte musica, scultura, pittura, giornalismo, teatro, tematiche ambientali ma è anche politica. Quello che mancava.
Il riconoscimento viene fuori da una bolla di Papa Ratzinger dove riconosceva che non doveva esserci più conflittualità tra naturalismo politico e chiesa cattolica. Ha riconosciuto la valenza della scienza e l’operato di Darwin rivolto alla scienza e al benessere per capire l’evoluzione. Darwin non ha intaccato la dottrina cristiana, riconoscendosi in essa. Su questo la Chiesa dopo un secolo e mezzo ha confermato che Darwin non era ateo riabilitando la figura e l’attività del naturalismo politico. Oggi c’è una sinergia tra chiesa cristiani e naturalisti. la politica del naturalismo indicata, strutturata nelle idee, nelle proposte, nelle leggi di una nuova società e da essa fare politica. Soprattutto tra la moltitudine di idee di tutti i naturalisti nella storia da Aristotele, fino all’Ottocento francese e inglese e fino a giungere al naturalismo americano. Oggi non esiste più la conflittualità con la Chiesa avendone essa riconosciuto la valenza politica come dice Ratzinger, secondo il quale la scienza è sostegno e aiuto per il popolo e anche il naturalismo essendo strutturato nel positivismo è sostegno per il popolo.
La Chiesa riconosce il non essere ateo di Darwin scienziato per eccellenza del mondo in cui viviamo.
Anche la chiesa anglicana a sua volta riconobbe che Darwin non era ateo e nel 2007 una bolla ad hoc riconobbe la scientificità di Darwin.
Il mondo scientifico lavora per un mondo migliore.
Oltre ciò è stato riconosciuto anche da moltissimi professori universitari di filosofia e storia delle dottrine politiche a partire da Laudisia dell’Università della Bicocca di Milano.
Ho anticipato le chiese appena dopo quello della chiesa anglicana sulla circostanza Darwin è un credente, che tra l’altro ha sempre confermato che l’evoluzione consiste nella crescita umana oltre che di quella animale.
Darwin non ha mai posti veti alla Chiesa.
Gli innumerevoli professori universitari hanno riconosciuto la filosofia, dottrina e valenza politica del naturalismo e la sua genialità, come ha fatto la chiesa, e mi riferisco a Spencer, alla dottrina di Taine, e come ultima affermazione la lista che nel 2013 ho fatto al Senato in Puglia, anticipando in tal modo la decisione della chiesa cattolica nel 2019 sul riconoscimento politico del naturalismo.
Avrei potuto riconoscerlo appena dopo ma il covid mi ha bloccato per tre anni e prima di queste regionali in due regioni importanti Puglia e Campania ho deciso di annunciare questo desiderato riconoscimento politico che viene fuori a circa un secolo e mezza dalla morte di Darwin.
Ora è necessario lavorare per individuare i rappresentanti politici che sappiano condurre questo magnifico movimento che la storia sospese nel tempo, e che Gabriele Nappi ha colto, contestualmente a questo precesso storiografico, l’attimo fuggente, il carpe diem, per ufficializzare questo movimento in queste due regioni importanti del sud-Italia.
Quest’ultimo lavoro che si innesta cesellando e completando il mosaico di ricostruzione, riproposizione e riconoscimento è l’incastro storico del naturalismo nella triade della antica Grecia: Socrate, Platone, Aristotele e i corrispondenti partiti, democratico, repubblicano e movimento naturalista. Le genialità trasformano, hanno una marcia in più, svettano per trovare una conclusione, una concretezza delle decisioni azioni lavoro. Ci vuole più scientificità e azione e questo appartiene solamente ai geni perché ricercano, vogliono trovare la novità e l’unicità.
Quello americano afferma che prima i politici e filosofi americani avevano già proposto il partito democratico e repubblicano sulla politica dell’antica Grecia e giusto sarebbe, quindi, innestare nel mondo il naturalismo politico che fa capo a Taine e Darwin.
Ricordo che il concetto della triade l’ho proposta nel mio primo libro pubblicato nel 2017, Miscellanea del Naturalismo, sono stato un anticipatore storico a dare luminosità al naturalismo politico e, oggi sia ‘Europa, che l’America che l’Inghilterra, possono beneficiare di questo eccezionale movimento politico.