23 ottobre “Oltre l’Ombra dei Colori” di Carlo Morriello alla Biblioteca Nazionale di Napoli

Il romanzo “Oltre l’ombra dei colori” di Carlo Morriello, edizioni Bookabook Milano, sarà presentato a Napoli con l’autore nella Sala Rari della Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele in Piazza Plebiscito 1, con i saluti istituzionali della direttrice Silvia Scipioni, la moderazione di Fabrizia Maltese e le letture di Elisa Maschio.

Non è la prima presentazione del romanzo in città, ma sicuramente la più ambita nel luogo iconico per eccellenza in cui qualsiasi scrittore vorrebbe raccontare il suo lavoro, la terza biblioteca in Italia per patrimonio di volumi (quasi due milioni), divenuta Reale Biblioteca di Napoli e aperta al pubblico già dal 1804 e ancor più significativo se come per Morriello, il romanzo d’esordio è ambientato nella Napoli ottocentesca, che il palazzo reale rappresenta, sebbene di precedente costruzione, ma che raggiunge il suo aspetto definitivo nel 1858. Un viaggio nel viaggio, aiutati dall’atmosfera delle sale e dalla personalità del protagonista del libro Michele Castaldo, giovane pittore alle prese con un incarico prestigioso e misteri irrisolti, che si svelerà al pubblico attraverso una selezione di letture estrapolate dal testo e gli interventi dell’autore.

“Avevo da sempre desiderato scrivere un romanzo ambientato nella ‘mia’ Napoli e che potesse, altresì, affrontare un tema a me caro: scoprire la propria natura, la propria realtà interiore e, pur tra mille difficoltà, perseguire i propri sogni e progetti da realizzare. Negli anni avevo dato vita a diversi progetti narrativi utilizzando tutti questi ‘ingredienti’. Nel mio studio ci sono infatti romanzi abbozzati, altri addirittura finiti, ma nessuno mi soddisfaceva. Mancava qualcosa, mancava un filo conduttore, mancavano forse alcuni ingredienti: l’anima e la vita”. – racconta Carlo Morriello
“Ero arrivato al punto di abbandonare tutto, quando una sera, non ricordo di preciso cosa stessi facendo, affiorò in me l’immagine di un personaggio. Non riuscivo a vederlo in volto, sembrava il personaggio di un’altra epoca, lontana e vicina al tempo stesso. Ho dovuto scavare tanto dentro di me per afferrare letteralmente il significato di quell’immagine e alla fine mi ha ispirato uno dei personaggi principali del romanzo. Sembra strano, ma la storia è andata in un primo tempo costruendosi intorno a un personaggio che non era il protagonista; tuttavia, mi ha poi ‘rivelato’ il protagonista, l’obiettivo di questi, i sogni, i progetti, la sfida che la vita gli poneva davanti e che lo avrebbe ‘portato’ là dove non si sarebbe mai immaginato andare. Ho sentito dire che la vita ha più fantasia di noi: ecco, il protagonista, Michele Castaldo, pittore di professione, cerca di progettare la sua vita e i suoi obiettivi, ma la vita stessa gli mescola le carte e ha per lui in serbo qualcosa che farà saltare il banco di tutti i suoi obiettivi perché altrove, dopo che egli ha preso consapevolezza di sé stesso, c’è qualcosa ad attenderlo”.

Carlo Morriello è docente di lettere, nato a Napoli e residente in provincia di Treviso, con questo libro presenta il suo debutto letterario, un viaggio tra arte, psicologia e storia napoletana, con un forte tema di ricerca interiore e riscoperta di sé, dove il protagonista ha appena perso sua madre, quando riceve un incarico importante: dipingere un affresco nel monastero di Santa Chiara in sole tre settimane. Questo lavoro lo porterà a scoprire segreti del passato e a vivere eventi sorprendenti. Con l’aiuto delle persone a lui care e il ritorno di un amore del passato, riuscirà a capire meglio sé stesso e a superare momenti difficili. Il romanzo è anche un viaggio nella Napoli misteriosa, dove il sacro e il profano si mescolano tra vicoli e segreti. Al centro della storia c’è la scoperta di una verità nascosta che può cambiare la vita di una persona. Un dipinto, una rivelazione e la ricerca di sé stessi guidano la trama fino alla fine.