Dalle radici pagane ad oggi: la festa di San Valentino

Forse non tutti conoscono, che in origine, la festa dell’amore ricorreva il 15 febbraio, ovvero il giorno prima, e aveva a che fare con qualcosa di ben diverso da quanto sappiamo oggi.  Si tratta di riti pagani, a dir poco aberranti, che celebrati alle pendici del Palatino, erano dedicati alla  divinità oracolare Fauno Luperco, e pertanto detti lupercalia: le matrone romane, spontaneamente si offrivano alle frustrate di un gruppo di baldi giovani, che scorrazzavamo completamente nudi, o al massimo coperti da un micro-gonnellino di pelle di capre, sacrificate per l’occasione. Sarebbe bastata la spettacolare visione di quei corpi ad alleviare il dolore dei colpi di frusta. Ma soprattutto, erano le spose desiderose di avere figli, o addirittura già gravide, a sottoporsi ben volentieri al supplizio, convinte che quell’atto fosse stato certamente purificatorio e propizio.                                                                                                                                                          Per mettere fine a tali usanze, osteggiate non solo dal mondo cristiano per la loro immoralità, ma anche dalla stessa società romana – come si evince dalla definizione di runioni selvagge che ne da Cicerone – fu nel 496 d.C. che papa Gelasio I istituì la nuova festa dedicata al martirio di San Valentino di Terni, avvenuto appunto il 14 febbraio intorno al ‘270.   La leggenda, tramanda che il santo incoraggiasse molto le storie di fidanzati che si amavano autenticamente, in particolare quelle più contrastate , usando spesso anche omaggiarli con delle rose. Infatti, fu giustiziato proprio per aver celebrato il matrimonio tra la cristiana Serapia e il legionario romano Sabino, che invece era pagano. La cerimonia avvenne in fretta, poichè la giovane era malata di tisi, e si narra, che quando Valentino alzò le mani al cielo per benedire l’unione , un improvviso sonno beatificante avvolse i due giovani per l’eternità. L’origine letteraria della festa, è invece da ascrivere a Geoffrey Chaucer, che alla fine del ‘300, in onore del fidanzamento tra Riccardo II e Anna di Boemia, scrisse un lungo poema che associa Cupido proprio a San Valentino. Certo è, che a metà febbraio ricorrono i giorni in cui, nel Medioevo, specie in Francia e Inghilterra, si riteneva che cominciasse l’accoppiamento degli uccelli, evento quindi prestante a essere considerato “festa degli innamorati”. Un “Alto Tribunale dell’Amore”, d’altronde, fu fondato a Parigi il 14 febbraio 1400, un’istituzione ispirata ai principi dell’amor cortese. Il tribunale doveva decidere su controversie legate ai contratti d’amore e ai  tradimenti, ma anche violenza contro le donne. Tracce della festa di San Valentino le troviamo ancora, nell’Amleto di Shakespeare, quando il personaggio Ofelia canta il desiderio di volere essere la Valentina del suo amato. Nell’età contemporanea poi, ha inizio la commercializzazione sempre più incalzante della ricorrenza, grazie all’usanza di acquistare e spedire biglietti di auguri, proprio come a Natale. Alla metà del XIX sec., negli Stati Uniti, imprenditori come Esther Howland, cominciarono infatti, a produrne su scala industriale. In seguito, la tradizione dei biglietti cartacei si è indebolita sempre di più fino a sparire quasi, nell’era digitale, sostituita da quella di regalare cioccolatini, gioielli e fiori.

San Valentino in tempi di Covid.

Certamente nessuna profezia dei Maya, avrebbe mai predetto che il 14 febbraio 2021, per le coppie innamorate di ogni angolo del pianeta, sarebbe stata alquanto complicato, spostarsi dal proprio domicilio per una fuga romantica. Per quanto riguardo almeno casa nostra però, salvo qualche regione arancione e alcuni comuni addirittura rossi, l’Italia si trova, per fortuna, quasi interamente in zona gialla. Saranno possibili, dunque, gite all’interno della propria regione, e per le coppie che sono già conviventi, persino raggiungere le seconde case (di proprietà o in affitto per lunghi periodi), ubicate fuori regione. Via libera anche per trascorrere la notte in albergo, dove la cena potrà essere servita rigorosamente in camera, come conviene a due veri pascià. Eppure, gustare deliziosi menù di San Valentino a lume di candela, coniugando totale rispetto delle norme anti Covid e una buona dose di mielosità, non sarà un problema per quei fidanzati e coniugi che avranno prenotato in ristoranti dotati di bubble moon. Ovvero,dellecapsule a forma di igloo in plexiglass, climatizzate e costantemente sanificate, in grado di ospitare fino a 6 persone, quindi anche altre due coppie di amici. Tali installazioni, oggi presenti anche a Napoli, grazie all’idea di un noto imprenditore (realizzatore, tra l’altro, dei due nuovi maxi schermi allo Stadio Maradona) si trovano già da un po’di tempo, in grandi capitali europee come Parigi, Londra, Amsterdam.  C’è da dire però, che se e come festeggiare un San Valentino così particolare, data l’emergenza pandemica, costituisce un vero grattacapi per tanti innamorati nel mondo fedeli alle tradizioni, ciò non accade certo, in Russia e in altri stati dell’ex Unione Sovietica di religione ortodossa. Qui, infatti, i governi lo hanno vietato, in quanto non previsto nel proprio calendario religioso.   In Thailandia, si fanno solo cose “serie”, potremmo ironizzare, perché si festeggia unicamente se si è realmente intenzionati a sposarsi. In Finlandia ed Estonia, invece, il 14 febbraiosi festeggia il giorno degli amici, concetto forse non biasimabile, considerando che i veri amici si amano, talvolta, molto più dei fidanzati. Di un sentimento incondizionato ed eterno. Di avviso simile, è la patria del capitalismo: negli Stati Uniti, San Valentino è la festa di chi si vuole bene, in generale, non solo quindi di chi è in coppia. Soprattutto, negli ultimi anni sono molto coinvolti i bambini, alle prese con la preparazione di biglietti e dolci da scambiare con genitori, insegnanti e compagni di classe. E cosa succede in Brasile, coincidendo la festa dell’amore con il famosissimo Carnevale? Si da spazio ad entrambi? No! La festa di San Valentino viene rimandata al 12 giugno, in onore di Sant’Antonio, protettore dei matrimoni, diventando il “Dia dos enamorados”; protagoniste di musica e balli sono però anche le donne single, tenendo con sé per tutto il giorno una statuetta del santo, pregandolo di aiutarle a sposarsi.                                                                                                                                                                                         Nessun motivo di sconforto, invece, per i cuori solitari della Corea del Sud, che il 14 aprile possono contare sul Black Day, incontrandosi per una cena in cui mangiare gli jajangmyeon noodles, piatto di spaghetti e fagioli scuri, e confidandosi sulla propria sfortuna sentimentale.  Cosa consigliare ai single allora? Lasciate perdere San Faustino e preparate già le valige per quando apriranno le frontiere: direzione terra natale di Psy.  Non resta che esercitarsi al ritmo di “Oppan GangnamStyle”!         

 

Nina Panariello