Associazione Nuovi Orizzonti: uno sguardo a giovani, stranieri e anziani

“Troppo spesso si sottovaluta la potenza di un tocco, un sorriso, una parola gentile, un orecchio in ascolto, un complimento sincero, o il più piccolo atto di cura, che hanno il potenziale per trasformare una vita”. (Felice Leonardo Buscaglia)

Nel difficile e piovoso mese di novembre, la città di Napoli può tornare a sorridere: nel comune di Cimitile nasce l’associazione Nuovi Orizzonti della sociologia Paola Trinchese. L’iniziativa pone l’attenzione su tre categorie di persone fondamentali della nostra società: gli studenti, gli stranieri e gli anziani.

Come ben ci insegna Maria Montessori, l’educazione si fonda sul profondo rispetto per i bambini intesi come esseri unici ed irripetibili, e si intende come aiuto al naturale sviluppo dell’essere umano. I bambini non sono tutti uguali: ci sono modi e tempi differenti per imparare. I bambini, gli adolescenti e i ragazzi sono i viaggiatori della vita. Noi adulti siamo i loro ciceroni.

Uno dei padri fondatori della sociologia, Georg Simmel, definisce lo straniero non come un corpo separato o un estraneo alla società, bensì un membro del gruppo stesso, non diverso dai poveri. Non bisogna aver paura di pronunciare la parola migrante, immigrato, emigrato o profugo: non bisogna  aver timore di relazionarsi con essi. L’associazione Nuovi Orizzonti è sostenitrice della cultura dell’integrazione, con l’obiettivo di rendere normale domani quel che ieri sembrava impossibile.

Gli anziani sono le persone sagge della società, gli angeli custodi dei nipoti, la linfa per i giovani e bisogna risvegliare il senso di collettivo di gratitudine e di ospitalità. L’anziano ha il diritto di sentirsi parte attiva e viva della sua comunità. Attraverso laboratori ludici e ricreativi, la presidente Paola Trinchese vuole ridurre la distanza, fisica e sociale, che si crea tra l’anziano ed il resto del mondo.

Prendersi cura del prossimo, significa prendersi cura di chiunque incontri nel bisogno e favorire il proprio bisogno.

Salvatore Esposito