Giuseppe Di Ruocco, chef e proprietario del ristorante Paccasassi, presenta una visione identitaria e profonda di cucina, che ruota attorno alla pesca costiera e al recupero delle tradizioni marinare. È proprio questo il cuore della serata-evento “Le marinerie perdute”: un tributo al mare, alle sue stagioni, alle sue genti.
Paccasassi è un ristorante antologico, dedicato da un lato alla riscoperta della pesca artigianale e alla promozione di un consumo consapevole; dall’altro, alla valorizzazione di cotture e preparazioni ataviche, come la brace e l’impiego di ingredienti oggi quasi dimenticati.
Originario di Castellamare di Stabia, con un passato da sommelier e direttore di sala, Giuseppe Di Ruocco ha scelto di mettersi dietro ai fornelli per dare vita a un progetto tutto suo. Il nome “Paccasassi” omaggia un’erba spontanea tipica della riviera del Conero, il finocchio marino: un tempo alimento prezioso per i marinai, ricco di vitamine e utile contro lo scorbuto durante le lunghe traversate.
La cucina del ristorante riflette una filosofia autentica e sostenibile: il pescato del giorno non è un concetto vago, ma un manifesto per il rispetto della stagionalità, per la diversificazione delle specie e contro lo sfruttamento indiscriminato delle varietà più commerciali.
La proposta culinaria si fa così simbolo del porto: un luogo di scambio, incontro e contaminazione. Una cucina viva, aperta, nutrita dal mare e dal dialogo fra culture, che accoglie tecniche contemporanee e influenze internazionali, pur restando fedele a una profonda anima mediterranea.
Il contesto è altrettanto suggestivo: il ristorante si trova nel cuore del borgo “Case Vecchie” di Bacoli, antico quartiere di pescatori (e già quartiere ebraico, come ricorda Via della Shoah), incastonato tra il porto romano e Capo Miseno. I suoi 70 coperti si distribuiscono tra sala interna, terrazza e darsena, in un’atmosfera sospesa tra storia e mare.
I sapori della memoria: il menu de “Le marinerie perdute”
Un percorso degustazione che celebra il mare in ogni sua sfumatura, dalle parti nobili alle più umili, riscoprendo tagli dimenticati, erbe spontanee, plancton, quinto quarto di pesce. Tra le preparazioni: crudo, brace, cotture lente e frollatura.
Menu degustato:
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Tonno e pomodoro: sashimi di tonno, acqua di pomodoro e cappero croccante
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Insalata di mare: polpo, cozza, seppia, acqua di polpo e limone
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Allievi: friggitelli come wakame, marinati in tahina e limone, allievi scottati alla brace
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Giardiniera di casa e alici marinate a secco
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Cozze alla brace
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Pane Naam, babaganousch e pesto di cozze di Miseno
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Spaghettone Carmiano: aglio e olio, crudo di tonno, nero di seppia
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Tataki di diaframma di manzo con indivia belga caramellata al limone
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Tiramisù, ricetta di famiglia
Vini in abbinamento:
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Metodo Classico La Lode – Falanghina Extra Brut Millesimato – Il Vino del Professore
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Falanghina dei Campi Flegrei D.O.C. 2023 – Le Cantine dell’Averno
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Pinus Piedirosso del Vesuvio D.O.C. 2023 – Cantina Erre
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Amaro di arance siciliane – Amara Rossa
Sommelier: Francesco Fiandra, giovane talento appassionato di viticoltura naturale e biodinamica, cura una cantina con oltre 50 referenze, tra nomi storici dei Campi Flegrei e piccole maison artigianali.
📍 Paccasassi Ristorante
Via Della Shoah, 21 – 80070 Bacoli (Napoli)
📞 Prenotazioni: 081 5300356