“L’Inferno di Dante” e la visita guidata dal Munaciello tornano al Museo del Sottosuolo

Sabato 8 ottobre “L’Inferno di Dante” torna al Museo del Sottosuolo di Napoli. Basato sulla Prima Cantica dell’Opera di Dante Alighieri, racconta il viaggio del Sommo Poeta tra i dieci cerchi dell’Inferno alla ricerca dell’Amore. Un susseguirsi di incontri con i personaggi straordinari del regno delle anime dannate in una cornice che non potrete dimenticare.
L’obiettivo è far vivere il luogo che ospita lo spettacolo e aumentare ancora il coinvolgimento dello spettatore. “L’inferno di Dante” nel Museo del Sottosuolo si realizza in tre momenti, ognuno dei quali vedrà protagonista una sala differente del Museo che si sviluppa per circa 3000 mq a 25 metri sotto piazza Cavour, nel cuore della Città, a pochi metri dal Museo Archeologico Nazionale.
Personaggi e interpreti (in ordine di apparizione): Monica Caruso; Mario Guadagno; Anna Edipio; Emilio Caruso; Maria Giusy Bucciante; Giancarlo Grosso; Diletta Acanfora; Federica Cannavo; Salvatore Mazza; Enzo Varone; Ciro Zangaro; Francesco Merlino; Rodolfo Medina; Il Genere Umano.
La colonna sonora originale, scritta per lo spettacolo, è di Enzo Gragnaniello, le coreografie di Monica Caruso, i costumi di Federica Amato e le maschere di Luca Arcamone, le luci e effetti speciali sono stati creati da Franco PolichettiLa regia è di Domenico M. Corrado.

INFERNO Dante

Visita guidata al Museo del Sottosuolo con ‘O Munaciello
Tra le leggende più radicate a Napoli, si racconta che uno spiritello piccolo e deforme si aggirasse tra gli antichi palazzi. Il munaciello, questo il suo nome, ha una natura duplice: gentile con qualcuno, dispettoso con altri, le origini della sua leggenda sono raccontate dalla penna della grande scrittrice napoletana Matilde Serao. In “Leggende napoletane” la scrittrice lo disegna come il figlio deforme di un amore infelice tra persone di ceti troppo lontani per stare insieme, dalla triste storia di questa relazione nacque una creatura deforme che il popolo allontanava, convinto che portasse ‘mala sorte’. Da qui la sua sete di vendetta. Un’altra ipotesi rivede il munaciello nel pozzaro, dal nome, appunto, colui che gestiva i pozzi, un mestiere spesso non ben ripagato e, per tale ragione, accostato ad una figura vendicativa. Terza e ultima idea è rappresentata da un immaginario molto negativo che accosta il munaciello ad un demone. A quale delle leggente vogliate credere, ne converrete con noi che nessuna figura più di quella del munaciello potrebbe meglio condurre i visitatori attraverso gli stretti antri del Museo del Sottosuolo. Non temete, il nostro munaciello è buono e molto amato e conosce i segreti di questo luogo meglio di chiunque altro. Lasciatevi guidare dalla sua esperienza e, vedrete, vi porterà fortuna!
Ogni venerdì, sabato e domenica il Munaciello accompagnerà i visitatori alla scoperta delle meraviglie del Museo del Sottosuolo.
Per conoscere gli orari, si consiglia di consultare il sito Tappeto Volante.

Museo del Sottosuolo di Napoli (diretto da Luca Cuttitta)
Piazza Cavour, 140 (vicinissimo alla fermata della Metropolitana linea 1 e 2 del Museo)

Per informazioni: www.tappetovolante.org –  081.8631581 – 3391888611

Ester Veneruso