Unagraco di Napoli: “Progetto di Riforma del Processo Tributario”

Al centro del seminario di studio che si terrà all’Ordine dei Commercialisti di Napoli nella loro sede prestigiosa di Piazza dei Martiri, Sala Conferenze “ Progetto di Riforma del Processo Tributario” il 10 ottobre 2014 ore 9,30. L’incontro è stato ideato Unagraco di Napoli .

Parteciperà al seminario Giuseppe Diretto presidente nazionale Unagraco ; Elvira Catuogno presidente Unagraco Napoli e Mario Michelino consigliere delegato contenzioso ODCEC.Napolii ; i relatori sono Maurizio Villani avvocato tributarista in Lecce, Fabio Cecere consigliere Unagraco Napoli e Ciro Esposito incaricato di diritto commerciale  Università G.D’Annunzio di Pescara. Saranno presenti con i loro saluti il Presidente ODCEC Napoli Vincenzo Moretta, Maurizio Corciulo Vice Presidente ODCEC Napoli e il presidente della camera Provinciale degli Avvocati Tributaristi di Napoli Elio Cocorullo.

Il seminario tratterà dell’attuale sistema tributario, il cittadino contribuente, quando deve esercitare il proprio diritto alla difesa, non si trova in una posizione processuale di parità con il fisco. Sino ad oggi, infatti, si è discusso molto sulle norme “sostanziali” ma un’attenta e seria riflessione,non si è mai condotta sulle norme “processuali”, che poi sono quelle importanti per far valere, concretamente ed efficacemente, le proprie ragioni giuridiche e di merito, senza dover ricorrere ai concordati o agli accertamenti con adesione. La modifica dell’art. 111 della Costituzione che, finalmente, ha introdotto il principio generale del “giusto processo”, valevole anche per quello tributario, deve essere un’occasione di analisi e di approfondimento per tutti gli operatori del settore per rivedere l’intera disciplina del processo tributario.  Il primo e secondo comma dell’art. 111 della Costituzione testualmente dispone “la giurisdizione si attua mediante il giusto processo regolato dalla legge.  Ogni processo si svolge nel contraddittorio fra le parti, in condizioni di parità, davanti a giudice terzo e imparziale. La legge ne assicura la ragionevole durata”.

Amato Prudente