Al PAN in mostra Escher, tra genio, creatività e scienza

Maurits Cornelis Escher.  Questo nome, se non lo conoscete già, vi potrebbe entrare in testa per non uscirne mai più. Come le sue architetture impossibili.

All’artista olandese è dedicata una bella retrospettiva, in mostra al Palazzo delle arti di Napoli, aperta dal 1 novembre 2018, chiuderà il 22 aprile 2019. Organizzata dall’associazione Arthemisia, in collaborazione con M.C. Foundation e patrocinata dal comune di Napoli, l’esposizione si propone non solo di farci entrare nella logica dell’artista(talvolta apparentemente impossibile, fondata principalmente su concetti scientifici), ma di approfondirne la conoscenza anche attraverso le opere legate al territorio. Precisamente, Escher approdó in Campania nel 1922, a soli 24 anni, soggiornò in costiera amalfitana, dove poi, tra le altre cose, incontrò quello che sarebbe stato l’amore della sua vita.

Il suo talento per le incisioni, combinato con quello per la grafica, la passione per le figure geometriche e i cristalli, ci pone di fronte ad un artista eclettico e particolarmente teso alla sovrapposizione di diversi mondi, in apparenza lontani, combinati con estrema precisione e che richiedono anche una certa capacità di osservazione di tutti i dettagli presenti nelle sue opere. Lungo la mostra, dove incontrerete alcune tra le sue opere più famose( come ad esempio Metamorfosi II del 1939, Relatività del 1953 e Vincolo d’unione del 1956, per citare le più conosciute), troverete dei pannelli scientifici esplicativi, per capire e toccare con mano il modo in cui l’artista riuscisse a incastrare le figure e le geometrie, per avvicinarci al suo modo di intendere e concepire l’arte e la realtà.

“Lo stupore è il sale della vita” e “Siete sicuri che un pavimento non possa essere anche un soffitto?” sono solo alcune delle sue frasi celebri, che rendono a pieno il suo senso dell’arte, della capacità di comporre e scomporre i mondi attraverso le geometrie e, anche, la scienza.

200 opere in 8 sezioni, di cui una dedicata alla “Escher-mania”, ossia come attraverso il suo modo di intendere anche il mondo che ci circonda sia riuscito ad esercitare una grande influenza nel mondo della grafica e in quello della comunicazione.

Lp, fumetti, abiti, manifesti pubblicitari, tutti si sono a lui ispirati in qualche modo, saldandosi sul suo concetto di sovrapposizione di mondi  e architettura impossibile. Come è impossibile non restarne affascinati.