Teatro alla Deriva 2017 – dal 25 giugno al 16 luglio

Alle Terme – Stufe di Nerone (Bacoli-NA) dal 25 giugno 2017, per quattro domeniche consecutive, si terrà la VI edizione della rassegnaTEATROallaDERIVA (il teatro sulla zattera), ideata da Ernesto Colutta e Giovanni Meola, che ne cura la direzione artistica per il quinto anno.

Una manifestazione unica in Italia e divenuta ormai appuntamento fisso delle estati flegree.

L’unicità di questa rassegna risiede nel fatto che gli spettacoli vengono rappresentati su di una zattera galleggiante sull’acqua, costruita appositamente e posizionata all’interno del laghetto circolare delle Stufe di Nerone.

In questo scenario suggestivo, lontano dal caos e dai rumori della città, verranno ospitati quattro appuntamenti che proveranno a far ridere, emozionare e pensare il pubblico che vorrà intervenire, un pubblico sempre più numeroso, edizione dopo edizione.

II direttore artistico Giovanni Meola (che in questa stagione ha debuttato con lo spettacolo Io so e ho le prove, tratto dall’omonimo libro-memoriale caso editoriale del 2015, e ha presentato il I volume di Teatro, che raccoglie sette dei suoi testi teatrali, edito da Homo Scrivens) presenta così la rassegna: “Sesto anno. Sesta edizione. Portare avanti una rassegna così particolare, complessa pur nel suo essere in fondopiccola, è una bella avventura. Ogni anno ho tentato, abbiamo tentato, di dare carattere e personalità ad una manifestazione che non solo è ambientata in una location suggestiva e unica, ma che prevede che attori e performer recitino su una zattera, palcoscenico che da solo regala al tutto una nota esotica ed affascinante. Scegliere gli spettacoli, mondi artistici da proporre al pubblico che decide di passare quattro serate con noi, è allo stesso tempo un onore e una gran responsabilità. Quest’anno il fil rouge che lega le mie scelte, condiviso anche con i miei sempre preziosi stretti collaboratori, è quello di una dualità senza compromessi, di storie o racconti di coppie che sono in conflitto nello stesso corpo o in conflitto con l’altro/a o ancora in conflitto non conflittuale con la voce cantante del compagno di scena.

In quest’ultimo caso mi riferisco a Clips Revival, che apre il cartellone. Vent’anni fa il debutto, poi la rinascita in questa stagione dopo dieci anni di silenzio. Non si tratta di una drammaturgia ma di uno spettacolo scoppiettante e rutilante nel quale i due inesauribili attori/performer, con enorme ironia, propongono brani musicali mescolandoli ferocemente, abbinando cioè testi famosi a musiche altrettanto famose ma di brani differenti; erano avanti vent’anni fa e lo sono ancora. A seguire, la seconda prova teatrale di Peppe De Vincentis, talento verace ultrasessantenne ma approdato da poco al teatro, dopo quasi tre decenni passati in carcere. La sua drammaturgia, L’Ibrido, grottesco e crudo, è una tranche de vie fulminante. Il terzo appuntamento vedrà in scena due grandi nomi, Ernesto Lama che interpreta Ruccello. Poco da aggiungere, se non che si tratta di una prova di grandissima intensità. In chiusura, un debutto campano assoluto, Semi, seconda prova di una giovane compagnia che punta tutto sui ritmi serratissimi di una battaglia dialogica alla Woody Allen, con tante risate, amare, e considerazioni assortite sulla vita di coppia, prima, durante e dopo la sua esistenza.”

TEATROallaDERIVA programma completo 2017

25 Giugno – Clips

CLIPS REVIVAL

di – con | Rino De MascoNicola Vorelli

Un’avventura sempre nuova sebbene duri da 20 anni, una compilation-spettacolo di musica italiana, napoletana ed internazionale cucita assieme dalla teatralità dei due magnetici ed ironici cantanti-attori, pronti a reinventare le tante cover che, nel loro giocoso ed inesausto mash-up, rimandano ad un immaginario collettivo shakerato, colorato e trasgressivo. Due voci uniche, opposte ma complementari.

2 Luglio – Contrabbandieri di sogni

L’IBRIDO

di – regia – con | Giuseppe De Vincentis > e con | Simona Barattolo

Diversità e carcere. Tra momenti duri, prese di coscienza e ironiche divagazioni, Carmine/Carmen scopre e rivela se stesso/a ma anche l’inumanità di chi non concepisce e sopporta l’esistenza del diverso. In una cella di manicomio criminale tre-passi-per-tre, il dialogo crudo, grottesco e senza sosta tra le due anime irriconciliate di una stessa persona, sedata e brutalmente allontanata dal suo stesso corpo.

9 Luglio – Gli Ipocriti

LE CINQUE ROSE DI JENNIFER

di Annibale Ruccello > regia | Peppe Miale > con | Ernesto LamaElisabetta D’Acunzo

Testo simbolo degli anni ’80, Jennifer vive come altri travestiti in un quartiere ghetto, tormentata da una società omologante e asfissiante. Ma oggi chi è, o chi potrebbe essere, Jennifer? Ruccello voleva la sua opera sempre contemporanea e la rivisitò diverse volte; quando Jennifer vi si trova di fronte, vorrebbe essere Anna, un altro travestito (che forse oggi sarebbe una donna), senza che questo sia concretamente possibile.

16 Luglio – VulìeTeatro

SEMI (peccato, non esiste più l’amore platonico)

di – con | Michele BrasilioMarina Cioppa

Ugo e Claudia, conviventi, alla vigilia di una cena con amici. Preciso e metodico lui, uterina e perspicace lei. Woody Allen come nume tutelare, tra battute fulminanti e spiazzamenti imprevisti per una storia dolceamara in cui si sorride molto malgrado il perenne disaccordo tra i due. La coppia resisterà o si sfascerà? In maniera cinica e non smielata, lo spettatore è libero di sperare e trovare nel finale una soluzione altra.