Per “Vivi nel ricordo 2016” il Nuovo Teatro Sanità presenta al Cimitero delle Fontanelle “Lui, il Figlio” di Mario Gelardi

L’Assessorato alla Cultura e al Turismo promuove, in occasione della ricorrenza dei defunti, un insieme di eventi volti alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico e immateriale-culturale della città e alla creazione di nuovi percorsi di visita da offrire ai cittadini e ai turisti quali quelli nei cimiteri storici e monumentali di Napoli, come già avviene nelle altre capitali europee, e in altri luoghi legati al ricordo di illustri personaggi. La manifestazione si svolgerà dal 29 ottobre fino a domenica 6 novembre, integrando le consuete celebrazioni religiose di questo periodo dell’anno. Il titolo Vivi nel ricordo è emblematico della natura degli eventi che si andranno a realizzare.

Mercoledì 2 novembre (ore 20.00), nell’ambito della manifestazione Vivi nel ricordo, presso la Chiesa di Maria SS. del CarmineCimitero delle Fontanelle, andrà in scena “Lui, il Figlio“, un progetto di Mario GelardiIspirato all’opera di Khail Gibran Gesù, figlio dell’uomo, Luiilfiglio ne riprende la struttura monologica nella riscrittura di sette autori contemporanei: Sara Bilotti, Mario Gelardi, Antonio Menna, Antonella Ossorio, Eduardo Savarese, Emanuele TirelliIn scena, Carlo Caracciolo, Anna De Stefano, Riccardo Ciccarelli, Roberta De Pasquale, Carlo Geltrude, Irene Grasso, Gennaro Maresca e Sasi Nicolella intesseranno i fili delle diverse immagini del Salvatore per ricostruirne la figura in tutte le sue misteriose sfumature di senso.

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A proposito del suo lavoro teatrale, il regista Mario Gelardi racconta«una serie di testimoni arrivano, come a deporre davanti ad un pubblico-tribunale, spiegando in che modo Cristo ha influito nella loro vita, a volte esaltandolo altre volte rinnegandolo. È una riscrittura contemporanea che immagina che la morte di Lui sia avvenuta pochi giorni prima delle testimonianze, cercando di rendere ancor più universale la passione, la condanna e la morte di un Uomo».

 

Gelardi ritrova nella struttura dell’opera di Gibran, dove a prendere la parola per ultimo è un uomo del Ventesimo secolo, la possibilità di ricreare il discorso su una persona storica raccontata nei secoli come leggenda e mito della Cristianità. La parola dell’uomo va qui a tratteggiare l’immagine di un dio che aspirò ad essere uomo e viceversa. Ed è su questa ambiguità che i racconti si fondono e si confondono: in ogni visione di Lui la dimensione morale travalica continuamente i limiti in direzione di una visione di eccezionalità “umana troppo umana”.

 

Il contenitore è dedicato quest’anno alla memoria dello scrittore napoletano Ermanno Rea, recentemente scomparso, con una proiezione al cinema Astra di una sua intervista inedita. Altri eventi sono organizzati alla Stazione Ferroviaria di Pietrarsa che ospiterà lo spettacolo Di ferro e di cuore. Andar per treni e stazioni per la regia di Ettore Massarese, e, ancora nell’area orientale, al Nest di San Giovanni a Teduccio, si ricorderà Federico García Lorca a ottant’anni dalla sua scomparsa con lo spettacolo La casa di Bernarda Alba a cura de I Teatrini e f.pl. femminile plurale per la regia di Alessandra Asuni.

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Altre visite saranno nei luoghi di interesse storico-artistico come il Maschio Angioino in memoria di Lucrezia d’Alagno e la regina Giovanna, il Complesso Monumentale di San Domenico Maggiore che ha fin dal Rinascimento rappresentato un polo rilevante per la per la scrittura della storia della città in relazione alla scelta dei sovrani aragonesi di elevare la chiesa di San Domenico a pantheon dinastico e dove è tuttora possibile ammirarne le sepolture; la chiesa di Santa Maria del Parto a Mergellina dove è la tomba di Jacopo Sannazaro, il Complesso di Santa Maria delle Anime di Purgatorio ad Arco, luogo simbolo della città deputato al culto dei morti, la chiesa dei SS. Filippo e Giacomo con le sepolture di illustri personaggi della Corporazione della Seta, la chiesa di Santa Maria del Pianto con itinerari teatralizzati legati al culto di Santa Lucia, la Basilica di Santa Chiara con le celebri tombe angioine, il Parco Vergiliano che ospita le tombe di Virgilio e Leopardi e una puntata all’area metropolitana con le Ville Vannucchi e Bruno a San Giorgio a Cremano per un ricordo ai reali borbonici.

Il ricco programma di eventi e visite guidate del format istituzionale Vivi nel ricordo è che Napoli offre ai cittadini e ai tantissimi turisti presenti in questo lungo ponte in città è la controffensiva culturale alla commerciale festa di Halloween. Una proposta che si oppone tenacemente alla colonizzazione esterofila globalizzante mettendo in luce l’inestimabile patrimonio storico-artistico cittadino che potrà essere riscoperto in questi giorni attraverso i tanti eventi teatrali e i suggestivi percorsi che vanno dal Cimitero delle Fontanelle con il culto delle anime pezzentelle e la chiesa di Santa Maria delle anime del Purgatorio ad Arco al Complesso monumentale di San Domenico Maggiore che custodisce nella splendida sala delle Arche aragonesi le tombe dei sovrani aragonesi. Con il suo originale rapporto con l’le anime dei defunti” , Napoli guida una rinnovata visione culturale di viaggio nella memoria“, dichiara l’Assessore alla Cultura e al Turismo Nino Daniele.

Ester Veneruso